Giovedì 12 Novembre 2020 è stata organizzata da SUPSI-ISAAC la sesta edizione dell’incontro sulla digitalizzazione delle costruzioni nella Svizzera Italiana. Per la prima volta l’evento si è svolto sotto forma di webinar, ma questo non ha impedito di trattare importanti temi, tra i quali: il gemello digitale (digital twin), i nuovi processi digitali e gli strumenti per il dialogo con il committente. Questo articolo riassume i principali argomenti trattati.

Building Information Modelling, letteralmente “modellazione dell’informazione dell’edificio”, è un insieme di processi, strumenti e metodi più o meno innovativi che permettono di ottenere un modello digitale dell’edificio, sia durante il progetto sia durante l’uso di un immobile. Un modello BIM può contenere dunque non solo informazioni geometriche ma anche dati e prestazioni collegate ai singoli oggetti architettonici, impiantistici e strutturali (Figura 1). Questi oggetti diventano dei raccoglitori di informazioni, che possono essere opportunamente validate, condivise e aggiornate.

Il BIM non è ormai più una novità, non è quindi necessario riportare ulteriori definizioni, mentre è interessante parlare del gemello digitale, il “Digital twin”: questo termine si riferisce a un modello virtuale o a una replica di beni, processi, sistemi e altre entità[1]. Per il settore edile, si intende il gemello di un edificio. Il gemello digitale è spesso collegato all’ ”internet degli oggetti” (IoT – Internet of Things) – sensori che permettono di raccogliere dati in collegamento ad impianti o spazi. I gemelli digitali possono essere utilizzati per ottimizzare il funzionamento e la manutenzione di un immobile e delle sue parti.

[1] Definizioni tratte da Designing Buildings Wiki (traduzione dell’autore): https://www.designingbuildings.co.uk/wiki/Digital_twin

Altre caratteristiche importanti del gemello digitale sono date dal carattere dinamico dei suoi contenuti (Figura 2): il gemello digitale non è un semplice as-built, aggiornato alla data di consegna, bensì un modello vivo nel tempo, costantemente aggiornato con serie di dati di natura diversa e integrata, relativi ad esempio ai consumi, all’occupazione, al comfort, all’uso dell’illuminazione dell’edificio. Il modello digitale permette quindi di migliorare il funzionamento di un immobile sul ciclo di vita, attraverso strategie e scenari di ottimizzazione.

Numerose case software forniscono dei tool che permettono di gestire il gemello digitale e arricchirlo di funzioni (Figura 3), quali ad esempio la possibilità di sovrapporre piani 2D di dettaglio o eseguiti da specialisti, integrando spazi con informazioni aggiuntive, così come nuvole di punti ottenute da scansioni. Queste ultime sono particolarmente interessanti per la creazione di gemelli digitali di edifici esistenti.

BIM non è solo modellazione, ma è anche processo, come spiegato nel suo intervento dall’Arch. Giuseppe Di Pierro, capo progetto presso Itten+Brechbühl SA: riuscire a coordinarsi internamente in un team di progetto ed esternamente con specialisti e committente. Questo significa, per un coordinatore di un progetto e di un modello BIM (il BIM coordinator) saper gestire tempi, risorse e processi, a garanzia della qualità finale del progetto. Si potrebbe parlare di molti processi, ma per brevità se ne esemplificano tre:

  • Creazione di elaborati grafici: è importante avere un template, delle regole, delle famiglie di oggetti che permettano di ottenere un risultato finale (elaborati grafici in 2D ad esempio) conforme alla SIA400;
  • Coordinamento multidisciplinare: fare un lavoro di squadra è sempre più importante, così come essere in grado di coordinare e verificare i modelli provenienti dai diversi specialisti (architetto, strutturista, impiantista). Per fare ciò si possono usare differenti software di model checking e piattaforme di collaborazione;
  • Computo metrico: estrarre dei dati quantitativi dal modello non è solo questione di disegnare correttamente, ma anche inserire/estrarre informazioni relative alla codifica (es. codifica di calcolo dei costi secondo CCC o eCCC-E) e altri dati utili all’identificazione dei singoli componenti e delle loro prestazioni.

Anche il rapporto con il committente sta cambiando, come spiegato nel suo intervento dall’Arch. Katerina Neumann; il BIM, rappresentazioni dell’edificio sotto forma di render, immagini a 360°, realtà aumentata e realtà virtuale permettono al futuro proprietario o gestore di un immobile di immaginarsi e addirittura immergersi nel progetto. Alcuni esempi:

  • Render: si spazia dallo schizzo sino a render foto-realistico d’interni ed esterni dell’edificio, con un contesto accurato e georeferenziato. In aggiunta, ci sono render panoramici visionabili da computer o da smartphone;
  • Realtà aumentata: direttamente sul luogo dove l’immobile sarà costruito o risanato, è possibile inserire nel contesto reale il progetto tramite applicazioni sullo smartphone;
  • Realtà virtuale: è possibile immergersi nel modello tramite un visore per la realtà virtuale, più o meno costoso, e visitare il modello arricchito di materiali, ombre ed eventualmente suoni. Oltre alla navigazione, è possibile talvolta interagire con il modello, visionando dati, spostando oggetti, facendo piccole modifiche e prendendo appunti;
  • Navigazione del modello: l’edilizia ha imparato molto dai videogiochi, e da essi ha preso le modalità di navigazione all’interno del modello e la grafica. È dunque possibile navigare all’interno e all’esterno del modello, con funzioni simili a quelle del punto precedente, ma senza dover usare un visore.

Questi e molti altri temi sono trattati nei vari corsi di formazione continua erogati da SUPSI-ISAAC, accessibili cercando la parola chiave “BIM” su questo sito: https://fc-catalogo.supsi.ch//Home/Welcome. Una importante novità è l’accreditamento di SUPSI-ISAAC, come ente formativo riconosciuto da BuildingSMART International e Bauen Digital Scwheiz, per il percorso delle qualifiche professionali BIM.

Si ringraziano i relatori esterni che hanno dedicato il loro tempo e la loro esperienza, garantendo la buona riuscita dell’evento: Arch. Katerina Neumann, libera professionista e Arch. Giuseppe Di Pierro, Itten+Brechbühl SA.

Ing. Sebastiano Maltese, Arch. Davide Tamorini, Ing. Ivan Curto

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